[postlink]http://videodisport.blogspot.com/2010/03/lillehammer-1994-litalia-e-oro-nella.html[/postlink]http://www.youtube.com/watch?v=anW_PyZ0Dqsendofvid
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23 febbraio 1994
Il quartetto azzurro composto da Maurilio De Zolt, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner conquista nella patria dello Sci Nordico la medaglia d'Oro della Staffetta Maschile nello Sci di Fondo
Repubblica - 23 Febbraio 1994
"Correvano, questi quattro in tuta azzurra, davanti al pubblico più vasto e competente che gara di sci abbia mai avuto. Correvano in casa dei maestri di uno sport antico come la gente di queste gelide parti che lo sci l' hanno inventato, correvano davanti al mondo intero. Com' è stato bello vederli vincere, il sempiterno De Zolt, il trascinatore Albarello, il taciturno Vanzetta, il guizzante Fauner, ognuno perfetto protagonista di un ruolo in cui nessuna battuta è lasciata al caso, in cui nessun gesto appare casuale, frutto di una sapiente e calcolata sceneggiatura, mirata al successo. Perché tutto ciò è avvenuto, ieri, davanti ai duecentomila del Birkebeineren di Lillehammer, il tempio del fondo, nella gara della staffetta maschile, l' Italia meridione d' Europa contro i fortissimi norvegesi, i padroni di casa che speravano nell' apoteosi e sono stati costretti a celebrare la sconfitta, la più dolorosa delle sconfitte, perché assestata lealmente, ad armi pari, lottando sino all' ultimo respiro.
Un' epica lotta: grandiosa, coraggiosa e non è l' euforia, solitamente cattiva consigliera, a spingerci oltre il confine della retorica. Dovevate esserci e allora ci capireste... Semplicemente, coi quattro fondisti azzurri era come se avessimo corso tutti noi, per sentirci magari più famosi di ieri, e più apprezzati dagli altri, come poi è stato, perché l' ammirazione verso l' atleta vittorioso, verso la squadra vittoriosa trascende le persone, si riversa su quel che i campioni rappresentano, ed è vero che si vince a caro prezzo, perché il prezzo di ieri è stata l' irripetibilità".
Credits Video: archeosport
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23 febbraio 1994
Il quartetto azzurro composto da Maurilio De Zolt, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner conquista nella patria dello Sci Nordico la medaglia d'Oro della Staffetta Maschile nello Sci di Fondo
Repubblica - 23 Febbraio 1994
"Correvano, questi quattro in tuta azzurra, davanti al pubblico più vasto e competente che gara di sci abbia mai avuto. Correvano in casa dei maestri di uno sport antico come la gente di queste gelide parti che lo sci l' hanno inventato, correvano davanti al mondo intero. Com' è stato bello vederli vincere, il sempiterno De Zolt, il trascinatore Albarello, il taciturno Vanzetta, il guizzante Fauner, ognuno perfetto protagonista di un ruolo in cui nessuna battuta è lasciata al caso, in cui nessun gesto appare casuale, frutto di una sapiente e calcolata sceneggiatura, mirata al successo. Perché tutto ciò è avvenuto, ieri, davanti ai duecentomila del Birkebeineren di Lillehammer, il tempio del fondo, nella gara della staffetta maschile, l' Italia meridione d' Europa contro i fortissimi norvegesi, i padroni di casa che speravano nell' apoteosi e sono stati costretti a celebrare la sconfitta, la più dolorosa delle sconfitte, perché assestata lealmente, ad armi pari, lottando sino all' ultimo respiro.
Un' epica lotta: grandiosa, coraggiosa e non è l' euforia, solitamente cattiva consigliera, a spingerci oltre il confine della retorica. Dovevate esserci e allora ci capireste... Semplicemente, coi quattro fondisti azzurri era come se avessimo corso tutti noi, per sentirci magari più famosi di ieri, e più apprezzati dagli altri, come poi è stato, perché l' ammirazione verso l' atleta vittorioso, verso la squadra vittoriosa trascende le persone, si riversa su quel che i campioni rappresentano, ed è vero che si vince a caro prezzo, perché il prezzo di ieri è stata l' irripetibilità".
Leonardo Coen
Credits Video: archeosport
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