[postlink]http://videodisport.blogspot.com/2010/03/atlanta-2006-jury-chechi-e-il-signore.html[/postlink]http://www.youtube.com/watch?v=PXw1brSF7o4endofvid
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Con quattro anni di ritardo, dopo aver perso l'appuntamento di Barcellona per infortunio, Jury Chechi conquista la medaglia d'Oro agli Anelli alle Olimpiadi del Centenario.
Repubblica - 30 luglio 1996
"Spero che possiedate un videoregistratore e che abbiate registrato i 56 secondi dell' esercizio agli anelli che ha dato a Jury Aleksej Dimitri Chechi, rosso di Prato, e all' Italia, la medaglia d' oro più classica e più rara per noi, quella di una specialità nobile come la ginnastica. Prendete il telecomando e pigiate sui bottoncini della "slow motion", del fotogramma per fotogramma, e osservate tremore per tremore che cos' è lo sforzo di un campione olimpico. Guardatelo mentre sistema con rabbia, con odio, le mani e i polsi negli anelli per trovare la posizione giusta, in una nuvola di carbonato di magnesio, la polvere che usano i ginnasti. Poi seguite la lenta impennata verso la prima verticale, nella fatica di essere perfetti, le gambe ritte e perfettamente equidistanti dai due canapi che reggono gli anelli, mentre giù in fondo la faccia di Jury diventa una maschera rossa, rossi i capelli, rosse le guance, rossi anche gli occhi per il sangue che defluisce e che gli pulsa in testa.
Nella prima verticale le gambe sembrano tremare un poco, i piedi giunti in alto paiono pencolare un filino verso il canapo di destra, quanto basta a separare un oro da un quinto posto, in una disciplina di torturatori e di suppliziati come la ginnastica. Ecco, adesso cede, adesso molla. E' finito il sogno per il rosso di Prato, per questo giovane di 27 anni che i giornali assetati di frasi fatte hanno già ribattezzato il ' signore degli anelli' , che persino la televisione americana, indifferente ormai a qualunque atleta che non sia di apparente sesso femminile e nata nei 50 Stati Uniti, ha ammirato con qualche stupore. Nessun ' italian boy' può reggere a questi sforzi, alla disciplina infernale di un ginnasta, alla sofferenza di perdere un' Olimpiade (Barcellona) per un tallone d' Achille saltato per tornare al fronte 4 anni dopo".
Credits: Frankman82
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Con quattro anni di ritardo, dopo aver perso l'appuntamento di Barcellona per infortunio, Jury Chechi conquista la medaglia d'Oro agli Anelli alle Olimpiadi del Centenario.
Repubblica - 30 luglio 1996
"Spero che possiedate un videoregistratore e che abbiate registrato i 56 secondi dell' esercizio agli anelli che ha dato a Jury Aleksej Dimitri Chechi, rosso di Prato, e all' Italia, la medaglia d' oro più classica e più rara per noi, quella di una specialità nobile come la ginnastica. Prendete il telecomando e pigiate sui bottoncini della "slow motion", del fotogramma per fotogramma, e osservate tremore per tremore che cos' è lo sforzo di un campione olimpico. Guardatelo mentre sistema con rabbia, con odio, le mani e i polsi negli anelli per trovare la posizione giusta, in una nuvola di carbonato di magnesio, la polvere che usano i ginnasti. Poi seguite la lenta impennata verso la prima verticale, nella fatica di essere perfetti, le gambe ritte e perfettamente equidistanti dai due canapi che reggono gli anelli, mentre giù in fondo la faccia di Jury diventa una maschera rossa, rossi i capelli, rosse le guance, rossi anche gli occhi per il sangue che defluisce e che gli pulsa in testa.
Nella prima verticale le gambe sembrano tremare un poco, i piedi giunti in alto paiono pencolare un filino verso il canapo di destra, quanto basta a separare un oro da un quinto posto, in una disciplina di torturatori e di suppliziati come la ginnastica. Ecco, adesso cede, adesso molla. E' finito il sogno per il rosso di Prato, per questo giovane di 27 anni che i giornali assetati di frasi fatte hanno già ribattezzato il ' signore degli anelli' , che persino la televisione americana, indifferente ormai a qualunque atleta che non sia di apparente sesso femminile e nata nei 50 Stati Uniti, ha ammirato con qualche stupore. Nessun ' italian boy' può reggere a questi sforzi, alla disciplina infernale di un ginnasta, alla sofferenza di perdere un' Olimpiade (Barcellona) per un tallone d' Achille saltato per tornare al fronte 4 anni dopo".
Vittorio Zucconi
Credits: Frankman82
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