Atletica: Fabrizio Mori Campione Mondiale nei 400 hs a Siviglia 1999

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Fabrizio Mori si laurea campione del mondo nei 400 hs ai Campionati Mondiali di Siviglia 1999 correndo in 47"72 e precedendo il francese Stephane Diagana (48"12) e lo svizzero Marcel Schelbert (48"13).


Pos Atleta Tempo
Med 1.png Fabrizio Mori (ITA) 47"72
Med 2.png Stephane Diagana (FRA) 48"12
Med 2.png Marcel Schlebert (SUI) 48"13


Gazzetta dello Sport - 28 agosto 1999

"Siamo travolti dall' emozione, lo ammettiamo. Fabrizio Mori, con gli occhiali da sole alle nove di sera, ha corso anche piu' forte del nostro cuore. Covavamo la speranza segreta, ma era una fiammella sottile, perche' il finanziere livornese aveva la condizione fisica appesa a un filo altrettanto sottile. Ma lui, il piu' piccolo di statura fra i partenti, e' diventato a poco a poco gigante.

La terza corsia, che gli era toccata in sorte, e' diventata come un tappeto rosso verso il paradiso. Poteva studiare le mosse dei suoi veri avversari: il polacco Januszewski e soprattutto il francese Diagana, che gli partivano davanti. La coppia si e' avviata a razzo, come d' abitudine. Anzi il polacco forse ha forzato per rimanere incollato al nero transalpino. Mori e' stato piu' brillante del solito nei primi 200 metri e poi all' entrata di curva si era gia' messo al collo almeno il bronzo. Per fortuna aveva una fame brutale di gloria e non si e' piu' curato dei suoi rivali. Ha cominciato ad andare a memoria. Come previsto la cicala Diagana sulla nona barriera, all' entrata del rettilineo, si e' trovato con il fiato mozzo, i muscoli intossicati di fatica, e ha cominciato a vivere un incubo, perche' non si aspettava di vedere quella schiena azzurra ballargli beffarda davanti. Januszewski ha cominciato ad avere la vista annebbiata. Fabrizio, invece, volava. A ogni contatto con il terreno aumentava il vantaggio. Non ha sbagliato nulla, neppure il minimo appoggio. Il piede destro, che sempre gli crea qualche problema, rispondeva a meraviglia. L' esaltazione del momento era la migliore anestesia. E' piombato come un falco sul traguardo in 47"72, primato italiano. Una simile espressione di superiorita' l'aveva fornita Salvatore Morale nel 1962 a Belgrado, quando vinse il titolo europeo con il record mondiale, 49"2."

Gianni Merlo


Credits Video: jiaimefprod
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